
ERE GLACIALI: Il clima sulla Terra non è sempre stato lo stesso: questo è un dato di fatto dimostrato senza dubbio alcuno da parte della scienza. Come abbiamo visto, periodi più caldi si alternano a periodi più freddi.
Quando si parla di periodi più freddi, solitamente si fa riferimento ad epoche climatiche cicliche e lunghe nelle quali la temperatura globale del pianeta era sensibilmente più bassa di quella attuale, in alcuni eventi addirittura di decine di gradi. Infatti, per ragioni astronomiche e, in concomitanza, una differente attività solare hanno portato in epoche remote a situazioni di gelo incredibile. Attraverso la geologia e la glaciologia, la scienza è stata in grado di dimostrare come ad intervalli regolari l’espansione dei ghiacci sulla superficie terrestre raggiungesse latitudini addirittura tropicali: depositi sedimentari di natura glaciale ritrovati a ridosso dell’equatore dimostrano che periodicamente i ghiacci si spingono così a sud da lasciare sgombra solo una piccola parte del pianeta. Sebbene non definitivamente dimostrata, la teoria della Terra “palla di neve” (snowball Earth), con la Terra completamente ricoperta dai ghiacci, è quantomeno vicina a ciò che in passato è capitato molte volte.
ERE GLACIALI: Ciclicamente infatti, la Terra entra in quella che viene definita “era glaciale”, della durata approssimativa di qualche milione di anni, che si intervalla a periodi significativamente più caldi chiamati “ere interglaciali”. In buona sostanza, la normalità climatica per la terra, nella seconda metà della sua evoluzione, ovvero da due miliardi di anni a questa parte, ha nell’alternanza sistematica di situazioni caldo/freddo la sua condizione naturale.
Come si vede nell’immagine, le cosiddette ere glaciali si alternano a periodi più caldi in maniera molto regolare e, all’interno di ogni fase, sia glaciale che interglaciale, si hanno ulteriori oscillazioni, anch’esse regolari, chiamate “periodi glaciali ed interglaciali”.
ERE GLACIALI: Un’era glaciale o interglaciale infatti deve la sua esistenza al movimento del Sole lungo la sua orbita attorno al centro della galassia, ai movimenti regolari delle placche tettoniche nel loro scorrimento sul mantello (il cambiamento di posizione dei continenti della crosta terrestre influisce sulle correnti marine che sono i distributori di calore per le acque superficiali, di conseguenza modificando il clima), al fenomeno astronomico della precessione degli equinozi, ovvero al movimento della Terra che fa cambiare in modo lento ma continuo l’orientamento del suo asse di rotazione rispetto alla sfera ideale delle stelle fisse.
ASSE TERRESTRE: L’asse terrestre subisce una precessione (una rotazione dell’asse attorno alla perpendicolare all’eclittica, simile a quella di una trottola) a causa dell’interazione di due fattori: la forma non perfettamente sferica della Terra (che è approssimativamente uno sferoide oblato, sporgente all’equatore) e le forze gravitazionali della Luna e del Sole che, agendo sulla sporgenza equatoriale, cercano di allineare l’asse della Terra con la perpendicolare al piano dell’eclittica. E’ tutto questo che, periodicamente e per un lasso di tempo più o meno stimato, porta a cambiamenti climatici di enorme portata a livello globale.
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