
I GHIACCIAI[wp_ad_camp_5]
Continuiamo a parlare dei ghiacciai, della loro formazione, del movimento degli stessi e delle strutture che lo compongono. Continuiamo il discorso sui ghiacciai già affronatato in un precedente articolo.
LA FORMAZIONE DEL GHIACCIO
Quando il ghiaccio ha costruito una superficie sufficientemente consistente inizia a muoversi verso il basso, sotto l’influsso della forza di gravità . Più pesante è il ghiaccio e più ripida la discesa, maggiore sarà la velocità di movimento del ghiacciaio. I ghiacciai alpini scivolano di 30-150 mt all’anno, quelli dell’Himalaya raggiungono i 1000 metri, mentre nella Groelandia occidentale si muovono di 7000 mt.
La velocità di scorrimento è maggiore sulla superficie e al centro, mentre è scarsa in profondità e ai margini. Se il ghiacciao attraversa una vallata piena di curve la sua velocità viene frenata, come accade a un fiume, ma essa aumenta all’esterno delle curve. I ghiacciai scivolano e scorrono plasticamente. Nelle zone più calde il processo di scivolamento predomina.
I ghiacciai si sciolgono ai lati e l’acqua sopra e sotto il ghiaccio; questi strati di acqua fungono infatti da piano di scivolo. Nelle zone più fredde non avvengono questi processi di spostamento. Qui il fondo del ghiacciaio è gelato e le estremità dei grani di ghiaccio e le strutture cristalline del ghiaccio si muovono all’interno del ghiacciaio di pochi milionesimi di millimetri.
I CREPACCI[wp_ad_camp_5]
I crepacci si formano quando il ghiaccio si scontra con delle rocce o supera delle curve nelle vallate. Con la discesa verso il basso il ghiacciaio raggiunge territori dove le temperature sono più alte; qui il ghiaccio inizia a sciogliersi. Lungo il suo cammino il ghiacciaio raccoglie del materiale roccioso, le morene.
Seguici