
Molte volte sentiamo parlare del vento e spesso ci chiediamo: ma come nasce e quali sono i principali venti presenti?
LA FORMAZIONE DEL VENTO: nella formazione del vento ci sono due i fattori fondamentali che entrano in gioco: le masse d’aria e la pressione atmosferica. Il vento è infatti uno spostamento d’aria da una zona ad un’altra con pressioni differenti. Questo perché l’aria calda, essendo più leggera di quella fredda, tende a sormontarla creando un vuoto. Vuoto che deve essere riempito per rispondere ad uno dei principi fondamentali delle forze che governano la natura: la continua ricerca di equilibrio. Ecco che si crea dunque un moto, detto anche circolazione convettiva, dal basso verso l’alto e viceversa. A questo aggiungiamo il fatto che la Terra ruota ed ecco che lo spostamento, teoricamente verticale, viene a svilupparsi anche sul piano orizzontale creando il nostro vento.
LE FORZE IN GIOCO: pensate ad una massa d’aria che si sposta ed incontra una montagna: la parte inferiore tenderà ad impennarsi, scorrendo lungo il pendio del rilievo, spingendo di conseguenza l’aria soprastante. In questo moto si genera una pressione tra le molecole che crea attrito ed il conseguente surriscaldamento. In questa situazione l’aria perde umidità man mano che si avvicina alla vetta. All’apice della sua salita l’aria risulterà più secca, si espanderà, aumentando di velocità, e verrà spinta verso valle sul versante opposto della montagna con una temperatura superiore a quella di partenza. Questo è, in grandi linee, l’origine del Favonio, o Fohn il vento caldo o di caduta tipico dei fondovalle.
VENTI COSTANTI: sono così definiti per la loro caratteristica di seguire sempre la stessa traiettoria per tutto l’anno. I più noti sono gli Alisei che soffiano dai tropici verso l’equatore. Importantissimi per la navigazione a vela soprattutto negli scorsi secoli
VENTI PERIODICI: la loro caratteristica principale è quella di invertire la loro di direzione in maniera periodica. I più famosi sono i monsoni che soffiano sul mar della Cina e sull’Oceano Indiano: verso terra d’estate, verso mare d’inverno. Stesso comportamento per i cosiddetti venti estesi che battono dal mar Egeo verso l’Egitto e viceversa. Anche le brezza è un vento periodico che varia la sua direzione però nel corso della stessa giornata. Le brezze si possono classificare in tre specie:
- brezze di mare e di terra si generano di giorno dal mare verso terra e di sera da terra verso mare
- brezza di lago e di riva si generano di giorno dallo specchio d’acqua verso terra e di sera da terra verso il lago
- brezza di monte e di valle si orientano di giorno verso monte e di sera verso valle
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