La Niña sostituirà El Niño? Quali le ripercussioni in Italia?

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By mario

Quasi certa ormai l’assenza di influenze del Niño o della Niña sulla nostra estate. Le ripercussioni sull’ Italia.

La mappa relativa alle anomalie di temperatura nelle acque del Pacifico tropicale (SST = Sea Surface Temperature) a cura del  CMC Environment del Canada mostra un raffreddamento (color celeste) nella parte più orientale del Pacifico, un sintomo inequivocabile che il Pacifico tropicale si sta muovendo verso condizioni di La Niña.

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Le anomalie SST di temperatura superficiale del mare per la regione più orientale, quella denominata NINO12, sono scese per la prima volta sotto zero fino -0,6 ° C ( per convenzione viene dichiarata la presenza di Niña quando il raffreddamento delle acque superficiali è inferiore a -0.5 °C).

Come conseguenza anche la temperatura media atmosferica del pianeta, dopo 11 mesi consecutivi di record di caldo, tra il 2015 e il 2106, per effetto del Niño “very strong”, ha appena iniziato a scendere (fig.3)

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Ed adesso le previsioni per i prossimi mesi

Come mostra la  figura seguente (fonte NCEP), durante il trimestre agosto-settembre-ottobre (ovvero tra fine estate e primo autunno), il raffreddamento si sarà propagato a tutto il Pacifico equatoriale.

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Questo avrà 2 probabili effetti:

  1. La Nina tenderà a ridurre il wind shear verticale sul Bacino Atlantico, zona che include il Mar dei Caraibi e il Golfo del Messico. La riduzione del wind shear significa che i venti favoriranno la formazione degli uragani. Quindi dovremmo attenderci un numero di uragani al di sopra della media tra ottobre e novembre quando la  Niña si sarà decisamente rinforzata. Non è escluso allora che qualche temibile uragano riesca a raggiungere, come ciclone extra-tropicale “very strong”, anche le coste occidentali europee;
  2. il declino del ghiaccio marino artico potrebbe non essere così disastroso come previsto quando a settembre si toccherò il minimo annuale.

E per l’ Italia?

Una estate senza Niño ci assicura che l’estate non subirà una maggiore invadenza dell’anticlone Nord africano (come avvenuto nel 2015). Però la Niña arriverà a pieno regime a settembre-ottobre, ovvero troppo tardi per poter influenzare la nostra estate con una riduzione delle velleità dell’ “africano”.

Fonte: MeteoGiuliacci