
Dall’analisi delle immagini trasmesse dal satellite visibile si può osservare come l’ingresso degli intensi venti da Sud/Ovest, che dal Canale di Sardegna si spingono molto rapidamente verso il Tirreno, interagendo con la barriera orografica dell’Appennino, stia producendo l’affascinante fenomeno delle “onde orografiche”. Il sostenuto flusso sud-occidentale, che raggiunge velocità ragguardevoli nei medi e bassi strati, impattando sui monti più interni dell’Appennino centro-meridionale sta producendo una serie di ondulazioni che si propagano velocemente al basso Adriatico, fino a raggiungere le coste dell’Albania e del Montenegro.
Le nubi prodotte dalle “onde orografiche” assumono questo tipo di forme lenticolari perché quando l’aria sale lungo la cresta tende a dilatarsi e a raffreddarsi, facendo condensare il vapore in minuscole goccioline d’acqua, che danno vita alla nube. Quando l’aria scende e si scalda l’acqua evapora e la nube tende poi lentamente a dissolversi. Ciò spiega perché nella conca dell’”onda orografica” si formano gruppi di nubi lenticolari, distribuiti su più livelli, che appaiono come grandi lenti o alle volte prendono le sembianze di dischi volanti sospesi sopra i rilievi.
@Meteoweb
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