Settimana prossima: gelo per ECMWF, più mite per GFS

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By paolo

Ad ogni ondata di freddo si riaccende la diatriba su quale sia il centro di calcolo migliore, il più affidabile o comunque quello che vede con maggiore precisione l’andamento futuro del tempo e non poteva essere altrimenti anche questa volta sulla previsione per la prossima settimana.

E’ da qualche giorno che, prima uno, poi l’altro, hanno iniziato a pubblicare aggiornamenti che vedevano l’Italia nuovamente nella morsa del freddo e della neve dalla prossima settimana. Il primo è stato il modello americano GFS, poi via via tutti gli altri.

A pochi giorni dal “primo avvistamento” ed a meno di una settimana dal possibile evento, i due principali modelli matematici mostrano scenari, se non diametralmente opposti, quantomeno diversi tra loro. Se GFS ha notevolmente ridimensionato l’afflusso di aria gelida posizionandola in gran parte sui Balcani, lo stesso non ha fatto il centro di calcolo europeo ECMWF che, a tutt’oggi, ci vedrebbe immersi nella morsa del gelo.

Nelle cartine sottostanti la previsione per il 17 marzo del modello europeo (ECMWF) prima e di quello americano (GFS) poi. Come si può ben vedere ECMWF prevede temperature fino a -8°C a circa 1500 metri sulle Alpi e, nello specifico, -5°C sul Molise. Di tutt’altro avviso GFS che sul Molise posiziona addirittura una +2°C, mentre sulle Alpi non si scenderebbe sotto i -3°C.

Ben 7°C di differenza che, in questi casi, sono ancor più rilevanti che in altri perché per molte zone del paese significherebbe neve piuttosto che pioggia, con le conseguenze che tutti ben conosciamo.

Ancora una volta, quindi, dobbiamo rimarcare come le previsioni, per essere attendibili, non possono superare le 72 ore, ancora meno quando c’è da prevedere il posizionamento di un minimo barico, il transito di una goccia fredda su una determinata zona o altro, tutte cose che possono fare la differenza tra pioggia, neve o neve abbondante.

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