Molisani di mare a Capracotta, fra muri di neve e foto ricordo. “Peccato non poter sciare”
Il racconto di una coppia bassomolisana che domenica scorsa 8 marzo si è avventurata fino al paese della nevicata record, di cui hanno parlato persino la Cnn e il Telegraph. «Non è vero che ci sono otto metri di neve come dice qualcuno, ma di certo molti portoni erano ostruiti. Il corso principale era percorribile, altre vie meno. Volevamo andare a Prato Gentile, ma la strada era ostruita. Anche i residenti erano delusi di questo».
Capracotta.Muri di neve, lastre di ghiaccio, portoni di casa sbarrati dagli accumuli di fiocchi bianchi. Ne parla mezza Italia, anzi mezzo mondo, dato che persino la Cnn americana e il Telegraph britannico si sono occupati della nevicata record di due metri e oltre a Capracotta. E i molisani? Tina e Roberto, una coppia di mezza età di Petacciato era lì, nel paese dell’evento da Guinness. «Quanta neve e che freddo che faceva. Ma non credete a chi parla di otto metri di coltre bianca. Ci sono punti in cui è accumulata, ma non si arriva a quelle cifre».
In giro c’era i bambini a giocare e altri visitatori intenti a scattare foto memorabili. «Gente uscita dalle finestre? Beh, penso di sì – racconta lei -. Molti portoni erano ostruiti dalla neve». Roberto e Tina avrebbero voluto andare oltre e recarsi a Prato Gentile, posto rinomato per lo sci di fondo e altre attività prettamente invernali.
«Sfortunatamente la strada era ostruita e non era stata liberata per il transito. Anche i commercianti ci hanno confessato che erano un po’ delusi da questo. Ci hanno detto: “La gente viene qui apposta, se non può sciare cosa viene a fare?».
Anche per questo i due hanno preferito andare a comprare qualche specialità del posto, in particolar modo i formaggi. «Al caseificio Pallotta ci hanno raccontato di aver trascorso due giorni molto brutti, giovedì e venerdì scorsi sono stati pieni di disagi. Ci hanno riferito di vere e propriebufere di neve, col vento molto forte che ne accumulava tanta in alcuni punti e meno in altri». Al rientro a casa tante foto da condividere, immagini da raccontare per un’esperienza che tanti avrebbero voluto vivere e che sta facendo il giro del mondo.
Seguici