
Bollettino Cnr, bilancio pesante ma diminuiscono danni a persone
Nello scorso anno si sono avuti 18 morti, 25 feriti e oltre 3.500 tra sfollati e senzatetto in 88 comuni, distribuiti in 19 regioni. Tra frane e inondazioni, questo รจ il bollettino del 2015 contenuto nel nuovo ‘Rapporto periodico sul rischio posto alla popolazione italiana da frane e inondazioni’, pubblicato sul sito Polaris curato dall’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpi-Cnr) di Perugia. Si tratta, viene spiegato, di ”un bilancio pesante” sia pur meno di quanto รจ successo non solo nel 2014 ma nell’ultimo mezzo secolo (periodo in cui si contano quasi duemila morti per questi eventi).
Diminuiscono pertanto ”i danni alle persone”; ma i numeri raccontano che l’Italia viene colpita in tutto il suo territorio. Questi eventi, osserva Paola Salvati dell’Irpi-Cnr, ”hanno colpito 88 comuni, distribuiti in 19 regioni; quelle con maggior numero di morti sono: Veneto (3), Emilia-Romagna (2) e 1 disperso”. A causare morti, feriti e sfollati sono state nell’anno passato ”106 frane e 33 inondazioni. Nel 2014, 225 frane e 74 inondazioni avevano causato 33 morti, 46 feriti e oltre 10.000 tra sfollati e i senzatetto”.ย Nel 2015 ”i principali eventi meteo con danni alla popolazione si sono verificati nei mesi di agosto, settembre e ottobre”.
”I dati del 2015 – rileva il direttore dell’Irpi-Cnr, Fausto Guzzetti – indicano quanto le condizioni di rischio per la popolazione restino diffuse, anche se il numero di morti รจ stato inferiore ai 33 del 2014 e sotto la media nazionale dell’ultimo quinquennio”. Vengono ricordate le alluvioni del 4 agosto a San Vito di Cadore (Bl) dove un violento nubifragio ha innescato una colata di detriti che ha colpito il parcheggio della seggiovia causando tre morti, un ferito e alcuni sfollati; del 13 e 14 settembre nell’area al confine tra Liguria ed Emilia-Romagna, provocando frane e inondazioni in Val Nure e Val Trebbia in provincia di Piacenza; le piogge del 13 e 15 ottobre sull’Italia centro-meridionale che hanno portato a fenomeni di dissesto in Lazio, Abruzzo e Campania, dove รจ stata colpita in particolare Benevento.
”Nel quinquennio 2010-2014 gli eventi geo-idrologici hanno causato 145 morti (29 l’anno di media), 2 dispersi, 205 feriti e oltre 44.500 tra sfollati e senzatetto – continua il rapporto – tra il 1965 e il 2014 hanno perso la vita quasi duemila persone a causa di frane (1279) e inondazioni (717), circa 40 l’anno, oltre a 66 dispersi, 2.550 feriti e oltre 434.000 sfollati e senzatetto”. Nel sito Polaris c’รจ una sezione (‘Sei preparato?’) dedicata a indicazioni su cosa fare e non fare prima, durante e dopo un’alluvione. ”Semplici norme di comportamento che possono contribuire a ridurre i danni causati da eventi geo-idrologici e soprattutto possono salvare la vita”, conclude Guzzetti.
Fonte: Ansa
Seguici