Piogge acide: le minacce dell’ambiente

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By mario

PIOGGE ACIDE  ED EMISSIONI SOLFOROSE

Anidride solforosa e anidride carbonica sono elementi presenti anche nelle piogge non inquinanti. La pioggia è per natura acida, a causa delle emissioni solforose delle eruzioni vulcaniche, ma è anche condizionata dalla composizione dell’aria. In essa si trovano tracce di biossido. In natura il contenuto di acidità della pioggia non danneggia l’ambiente. La situazione però è cambiata con l’aumento dell’industrializzazione. Bruciando le sostante fossili come il carbone e il petrolio viene liberata nell’aria anche anidride solforosa. Il vento si occupa di spargere il biossido che viene trasformato dai raggi solari in nitrati e solfati.

Nelle nubi si accumulano acidi contenenti azoto e acido solforico, che tornano sulla Terra sotto forma di pioggia o di altra precipitazione. Questa pioggia è 500 volte più acida di quella naturale. Per un certo periodo il suolo può difendersi dal suo influsso nocivo, se nutrito con prodotti chimici neutralizzanti, come il calcio (ad esempio, nel calcare) e il magnesio, ma a contatto con le piogge acide queste sostanze nutritive un trattamento alcalino che danneggia la vegetazione.

PIOGGE ACIDE, GLI EFFETTI NOCIVI

Particolarmente colpita in Italia risulta la Pianura Padana. D’inverno la situazione peggiora poichè la neve acida si deposita sugli alberi. In questo modo le sostanze nutritive penetrano direttamente negli aghi. Con lo scioglimento delle nevi l’acqua acida penetra nel terreno e raggiunge le radici. Così gli alberi vengono aggrediti dalle sostanze velenose dell’ambiente. Se poi sopraggiungono altri elementi nocivi, come un’infestazione di parassiti o lunghi periodi di siccità, gli alberi già indeboliti muoiono.Piogge acide

Le piogge acide non agiscono solo sugli alberi ma anche sugli edifici. La pietra di cui sono costituiti i monumenti storici può essere seriamente corrosa da una massiccia presenza di sostanze acide. Nei mari con il fondo roccioso l’acido solforico non può essere neutralizzato vista la mancanza di uno strato di calcio. Di conseguenza il mare diventa acido danneggiando la flora e la fauna marina. Finora in numerosi territori dell’Europa centrale sono state distrutte intere foreste. Con una crescente coscienza ambientale e con la costruzione di impianti di smaltimento delle sostanze acide, all’interno delle industrie, e di catalizzatori per gli automezzi, sembra che la situazione possa cambiare.