Previsioni di scenari apocalittici sempre più vicine alla realtà

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By mario

Recenti studi pubblicati sulle riviste scientifiche Pnas e Science Advances prevedono scenari futuri apocalittici per molte popolazioni se non si pone un limite alle emissioni di gas serra. Già oggi gli eventi estremi sono aumentati e se continuassimo ad emettere gas serra come stiamo già facendo non riusciremo a contenere l’anomalia della temperatura entro il tetto massimo di due gradi posto dall’ultimo report dell’IPCC. Lo scioglimento dei ghiacciai indotto dal surriscaldamento globale farebbe innalzare a tal punto il livello dei mari che molte città sarebbero sommerse completamente.

innalzamento del livello del mare

La calotta della Groenlandia sciogliendosi minaccerebbe tutti i territori al di sotto dei 6 metri di altitudine, mentre lo scioglimento della calotta Antartica provocherebbe un innalzamento di ben 60 metri e tantissime città tra cui New York, Tokyo, Hong Kong, Berlino, Shanghai, Londra e Parigi sarebbero totalmente sommerse. Continuando così entro soli dieci anni rivelano gli scienziati che circa 50 milioni di persone si trasformeranno in “rifugiati climatici”, sia per causa delle inondazioni, sia per la desertificazione sia per l’intensificazione di alluvioni, tornado ed uragani.

Ed ovviamente tutti i paesi del mondo che vivono di agricoltura che ammontano a circa 2,6 miliardi di persone per poter sopravvivere saranno costrette a migrare in nuovi territori lasciandosi tutto alle spalle. Il report diffuso da The Economics of Land Degradation evidenzia che nei prossimi dieci anni il 52% del suolo arabile sarà del tutto inutilizzabile. E non è colpa solo dei cambiamenti climatici ma anche della deforestazione e dell’inquinamento di cui è colpevole l’uomo. E venendo meno i terreni, viene meno il cibo disponibile ed in meno di 25 anni ciò porterà ad un aumento di circa il 30% sul prezzo degli alimenti, aumentando la fame nel mondo.

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